🥃 Campari acquista il Cognac di... Napoleone Bonaparte?

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Ecco cosa offre il menù di oggi:

•  🥃 Campari acquista il Cognac di… Napoleone Bonaparte?

•  📃 Burocrazia Italiana: quanto ci costa!

LE RISPOSTE AL QUESITO
🤔 È l’India lo stato con più abitanti del mondo?

Queste le risposte al vero-falso della scorsa newsletter. Tantissimi tra di voi ci han preso, quasi il 70%! In effetti, l’India è lo stato con più abitanti del mondo (1,43 miliardi), avendo superato a giugno la Cina.

FOOD & BEVERAGE
🥃 Campari acquista il Cognac di… Napoleone Bonaparte?

Lo scorso 14 dicembre, l’azienda italiana ha annunciato di aver chiuso la più grande operazione della sua storia: $1,32 miliardi sborsati per comprare uno dei produttori di Cognac più prestigiosi al mondo: "Maison Courvoisier", il fornitore ufficiale della corte di Napoleone Bonaparte.

L’azienda fondata a Milano nel 1860 continua così la sua strategia di espansione, che poggia su due pilastri:

1. 📈 La crescita organica: cioè investire per migliorare quanto già presente in azienda in modo da aumentare produzione e ricavi

2. 💰 L’acquisizione di brand di prestigio

Campari: le acquisizioni guidano la crescita!

Quella di Courvoisier è solo l’ultima di una lunga serie di acquisizioni che negli anni hanno aiutato Campari a diventare una delle aziende leader del settore.

La prima di queste risale al 1995, e da allora Campari ne ha fatta di strada:

• 🤝🏻 Chiuse più di 30 acquisizioni

• 🤑 Oltre €4 miliardi investiti

• 📈 50 nuovi premium brand aggiunti al portafoglio del gruppo

Ma torniamo a noi….

Chi è  Maison Courvoisier?

Fondata nel 1828 da Felix Courvoisier nel comune francese di Jarnac, la Maison diventa presto un’istituzione in Francia e nel mondo per la qualità dei suoi distillati, tanto che nel 1869 ha il privilegio di diventare il fornitore ufficiale della Corte Imperiale di Napoleone Bonaparte.

Oggi possiede il 5% della market share globale nel settore del Cognac, ed è una dei più grandi produttori e venditori al mondo.

Il giro d’affari nel 2022? Ben $249 milioni!

Insomma, l’acquisizione rappresenta per Campari un’occasione unica per ampliare la propria presenza nel settore dei distillati di lusso e al contempo arricchire di storia e prestigio il proprio brand.

L’importanza del Cognac per il futuro di Campari

Quella di puntare in modo così deciso su un brand di Cognac non è stata una scelta casuale.

Con Courvoisier, infatti, Campari sta gettando le basi per un quarto asse di sviluppo che si affianca a aperitivi, bourbon e tequila.

E il cognac sarà uno dei driver di crescita più importanti per l’azienda:

• 🫰🏻Tra i distillati è quello che permette di ottenere i prezzi medi per bottiglia più alti

• 🇺🇸 È venduto prevalentemente negli USA (il 55% dei volumi globali di Cognac vengono venduti negli States)

• 🌏 È particolarmente apprezzato anche in Asia, dove il gruppo Campari mira ad espandersi

L’operazione, però, non convince i mercati…

Venerdì 15, il giorno successivo alla diffusione della notizia, il titolo ha chiuso con un rosso che ha sfiorato il -3%. 

Come mai?
Due sono i motivi principali motivi:

1. 💰 L’esborso è stato importante: il mercato rimane scettico sulla reale possibilità da parte del gruppo di riuscire a rendere redditizio l’investimento fatto

2. 📉 Le vendite di Cognac negli ultimi 12 mesi sono calate…. e non di poco: rispetto al 2022 i volumi di vendita sono scesi fino a toccare punte del -50%

Il CEO di Campari non sembra però essere preoccupato:

L’operazione richiama quella compiuta qualche anno fa con l’acquisizione del bourbon Wild Turkey, marchio storico con distillati di valore ma con un packaging e un pricing da rivedere.

Dieci anni dopo, lavorando proprio sul design delle confezioni e investendo in marketing e campagne pubblicitarie, il brand è stato rivitalizzato.

Oggi una bottiglia di Bourboun Wild Turkey può arrivare a costare anche $450 dollari, contro i $19,90 medi della precedente gestione.

Insomma, che Campari ci abbia visto giusto anche questa volta?

E ora, un piccolo indovinello!
Courvoisier è il quarto produttore di Cognac al mondo e fa parte dei cosiddetti “Big Four” (i 4 produttori più grandi).

Ok, ma quale è il primo?

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ITALIA
📃 Burocrazia Italiana: quanto ci costa!

Non è di certo una novità, la burocrazia è uno dei problemi più grandi del nostro paese.

E, nonostante se ne parli tantissimo, sembra veramente difficile migliorare la situazione.

Ma come mai? E quali sono i problemi della burocrazia italiana?

I principali indiziati: troppe leggi e…

Per quanto possa sembrare scontato, uno dei principali problemi è il numero davvero troppo elevato di norme che compongono il corpo legislativo italiano - se ne stimano circa 160.000.

Una cifra che fa impallidire se confrontata con quella di alcuni dei nostri vicini, come:

• 🇫🇷 Francia: 7.000 leggi

• 🇬🇧 Regno Unito: 3.000 leggi

• 🇩🇪 Germania: 5.500 leggi

E il problema è che molte leggi italiane sono in contraddizione tra loro, oppure ridondanti. Molti rallentamenti della macchina burocratica sono infatti causati da:

• ❌ Mancata abrogazione di leggi concorrenti: che comporta il mantenimento in vigore di norme che contrastano quelle nuove (creando quindi confusione)

• 📈 Eccessivo ricorso ai decreti legge: emanati dal Governo e che necessitano poi di ulteriori decreti attuativi per diventare efficaci

• ✍🏻 Un’eccessiva autonomia territoriale (che frammenta e rende eterogeneo tra le varie regioni/comuni il corpo giuridico italiano)

Si ok, ma quanto costa questa lentezza alle imprese?

A provare a dare una risposta a questa (complessa) domanda ci prova la CGIA, che stima che nell’anno precedente al Covid le procedure burocratiche sono costate in media 550 ore l’anno ad azienda (un botto!)

Una spesa totale in termini monetari pari a ben €103 miliardi, di cui la maggior parte gravata sulle spalle delle piccole-medie imprese (su cui, ricordiamo, poggia buona parte del sistema industriale italiano).

Ok, ma ci sono soluzioni? Come risolviamo il problema?

In realtà, lo Stato Italiano si è mosso per provare a migliorare la situazione, con l’Agenda della semplificazione (approvata nel 2020) che elenca alcuni interventi da mettere in atto per semplificare l’amministrazione pubblica, come:

• 💻 La digitalizzazione per rendere più efficiente il rapporto cittadino-PA e velocizzare il reperimento di dati

• 💸 L’utilizzo di fondi del Pnrr per snellire l’apparato burocratico

• 📝 La previsione di diverse riforme per semplificare alcuni processi

Certo è che rimaniamo molto lontani dall’avere un apparato burocratico efficiente. E il punto è che, se riuscissimo a velocizzarlo, i guadagni sarebbero elevatissimi!

Secondo l’Istituto Ambrosetti, infatti, se il livello di efficienza burocratica italiana fosse lo stesso dei principali paesi europei (Francia, Regno Unito, Spagna), il Pil italiano farebbe un balzo del +9%.

E sarebbe tutta un’altra storia!

GLI ANGOLI

🇷🇸 Le manifestazioni contro le armi hanno già cambiato la politica serba (IlPost)

🤖 Elon Musk ad Atreju per parlare di intelligenza artificiale (IlSole24Ore)

🤖 OpenAI investe un milione su diverse startup di intelligenza artificiale (Wired)

🫱🏻‍🫲🏼 Jagat: il social network che mette al centro le connessioni umane supera i 10 milioni di utenti (TC)

🩺 Il vaccino per il cancro al seno mostra una buona risposta nel primo studio clinico sui pazienti (GN)

🌳 La deforestazione nella foresta amazzonica è diminuita significativamente quest’anno (GN)

🤑 Xenia cerca un Business Development Analyst

✍️ Amazon cerca un Marketing Intern

🆕 EY cerca un Junior Business Analyst

💰️ Deloitte cerca un Growth - Market Advisory Senior Specialist

Il 19 dicembre 1997 esce al cinema Titanic, il film di James Cameron che racconta la celebre storia del transatlantico che colpì un iceberg e affondò durante il suo viaggio inaugurale nel 1912.

Meme del Giorno 🤪

📈...(meme da Reddit)

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