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🏦 Bonifici istantanei (gratis) per tutti!
Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!
Ecco cosa offre il menù di oggi:
🏦 Bonifici istantanei gratis per tutti!
🎵 Sanremo: ma quanto mi costi?
Queste le risposte al sondaggio della scorsa newsletter. Sta volta vincono quelli un po’ più dubbiosi (51%), che pensano però non ci siano alternative alla transizione verso un mondo senza petrolio.
SETTORE BANCARIO
🏦 Bonifici istantanei gratis per tutti!
Entro 12 mesi tutte le banche europee dovranno rendere istantaneo ogni bonifico, senza alcun costo aggiuntivo per i clienti.
Questo è quello che ha definito il Parlamento europeo, facendo seguito ad una proposta dalla Commissione Europea dell’ottobre del 2022, che ora finalmente la luce.
Ok, ma cosa cambierà per noi correntisti europei?
Secondo il nuovo regolamento, tutte le banche europee dovranno garantire bonifici quasi istantanei: l’operazione dovrà essere processata da parte della banca in modo da far arrivare i soldi nel conto corrente del destinatario entro 10 secondi dall’invio da parte del mittente.
Fin qui niente di nuovo, ma ecco la novità: questa operazione (generalmente onerosa), non potrà più superare il costo di un bonifico ordinario (che è spesso = €0), e dovrà essere garantita ad ogni ora del giorno.
Gli Stati membri dovranno conformarsi al nuovo regolamento entro 12 mesi dalla pubblicazione del regolamento nella Gazzetta dell’UE, mentre per i Paesi che usano una valuta differente dall’euro è consentito un periodo di transizione un po’ più lungo (oltre a deroghe sui 10 secondi, se i bonifici sono eseguiti fuori orario lavorativo).
L’UE vuole anche limitare le frodi
Le nuove disposizioni sui bonifici si affiancano anche a misure imposte alle banche per ridurre le frodi e aumentare la sicurezza degli utenti: l’obiettivo è evitare che il bonifico venga deviato su un altro conto corrente a seguito di truffe o errori.
Proprio per questo, ad ogni bonifico concluso verrà inviata sia al richiedente che al destinatario una conferma per la buona riuscita dell’operazione.
Inoltre, i clienti potranno fissare un importo massimo per i bonifici istantanei: anche in questo caso, l’obiettivo è la protezione del cliente.
E in EU fanno sul serio: se una banca non si uniforma ed un cliente subisce una frode, quest’ultimo potrà chiederne il risarcimento!
Aumentare l’innovazione attraverso la concorrenza
Va sottolineato come l’Unione Europea è stata spinta a favorire l’innovazione anche per la presenza delle sempre più numerose Fintech, che garantiscono in generale costi bassi e in alcuni casi anche bonifici istantanei gratuiti (vedi Revolut o simili).
Si può quindi dire che le nuove regolamentazioni europee nel sistema bancario sono volte ad una maggiore concorrenza che va a favore dei clienti: con la rivoluzione dei bonifici istantanei, oltre a portare le banche tradizionali ad un livello più vicino a quello delle fintech, si aumentano gli standard dei servizi richiesti dai clienti senza aumentarne i costi ma addirittura riducendoli!
Bene così, no?
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ITALIA
🎵 Sanremo: ma quanto mi costi?
John Travolta non ha firmato la liberatoria per l’utilizzo di questo meme
Nel fantastico mondo dell'intrattenimento italiano, c'è un evento che si distingue per il suo glamour, la sua musica travolgente e il suo fascino senza tempo: il Festival di Sanremo.
A febbraio di ogni anno, il Teatro Ariston della pittoresca città ligure si trasforma in un palcoscenico scintillante ricco di spettacolo, musica e… polemiche!
E per mettere in piedi questo grande evento, serve tanto ma tanto cash, vista la presenza di artisti di fama internazionale, grandi allestimenti scenici e produzioni all'avanguardia.
Pare che il costo totale della kermesse 2024 si aggiri attorno ad una cifra compresa tra i €18-€20 milioni, qualcosina in più rispetto all’anno scorso per via di un aumento generale dei prezzi dovuto all’inflazione, e del numero dei cantanti passato da da 27 a 30.
E quali sono le spese principali?
🤑 Cachet di Amadeus: una delle voci più care sul bilancio Sanremese è senz’altro lo stipendio di Amadeus. Seppure ancora non siano state rivelate le cifre esatte, è molto probabile che il cachet del conduttore e direttore artistico si attesti attorno ai €70.000 a puntata, per un totale di €350.000. Indiscrezioni parlano però di cifre ben più alte, che raggiungerebbero addirittura i €700.000!
💸 Cachet degli ospiti: €25.000 a puntata per Giorgia, Marco Mengoni, Teresa Mannino e Lorella Cuccarini. Il gettone di presenza sarebbe invece doppio per Fiorello, ben €50.000.
Nessun compenso invece all’ospite Russel Crowe: niente “scatenate l’inferno” sui bilanci RAI dal gladiatore più famoso del grande schermo.
Diverso il discorso per John Travolta, al quale il tanto criticato “Ballo del Qua Qua” dovrebbe aver portato ben €200.000.
Ma non è finita certo qui!
Ciascun cantante in gara riceve infatti:
💰€53.000 che serviranno a pagare tutto ciò che concerne la partecipazione alla competizione nella città dei fiori (quindi hotel, ristoranti, truccatori, vestiti ecc..)
🫰🏻 €3.000 per la partecipazione
👬🏻 €5.000 spesi per i duetti
Ovviamente, per un cantante o un gruppo, la partecipazione a Sanremo rappresenta un boost incredibile alla carriera, visto che al compenso in denaro si aggiungono tutta la visibilità e il prestigio dell’evento, in grado di far schizzare popolarità (e ascolti) verso l’alto.
Chiude il bilancio, infine, il costo dell’affitto dell’Ariston, per cui la RAI ha sborsato ben €1,6 milioni e attorno cui gravitano ben 160 lavoratori dagli inizi di dicembre agli inizi di febbraio.
Ok, tutto bello, ma chi paga?
A finanziare l’evento contribuiscono principalmente gli introiti derivanti dalla vendita degli spazi pubblicitari su canali tv e social media, che i brand pagano a caro prezzo e di cui trovate una parte del listino qui sotto.
Il listino prezzi per alcuni posizionamenti
Le cifre possono sembrare alte (si va oltre il milione con molta facilità per spot agli orari più richiesti), ma va tenuto conto che Sanremo è, con le dovute proporzioni, l'equivalente italiano del “Superbowl” americano.
I grandi brand che possono permettersi queste cifre lo sanno bene, visto che a Sanremo la pubblicità porterà ben €56 milioni!
Pubblicità ovunque, anche se alcune non dovrebbero esserci…
Proprio riguardo alle pubblicità, infatti, non sono mancati episodi controversi, che hanno portato a non poche polemiche (e sentenze).
Ne è un esempio la pubblicità occulta fatta a Instagram da parte di Chiara Ferragni ed Amadeus l’anno scorso, per cui qualche giorno fa il Tar del Lazio ha confermato la sanzione dell’AGCOM alla Rai per €175.000.
E ora nei guai sembrerebbe essere finito anche John Travolta, che tra un ballo del qua qua e l’altro, avrebbe fatto pubblicità occulta (dietro lauto compenso) ad un brand di scarpe, mostrandole durante l’apparizione televisiva.
Insomma, come ogni anno, il Festival di Sanremo fa parlare di sé. Quel che è certo è che, a livello di cifre, i numeri dell’edizione 2024 non sembrano essere secondi a nessun altro evento italiano.
E tu? Hai guardato Sanremo?Faccelo sapere rispondendo al sondaggi 👇🏻 |
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L’11 Febbraio 2020, l'Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara ufficialmente che il coronavirus è una pandemia.
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