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🏖️ Balneari: siamo arrivati ad una conclusione?
Buongiorno! Questo è il Punto, la newsletter che ti spiega l’economia e l’attualità in modo semplice e veloce!
Ecco cosa offre il menù di oggi:
🏖️ Balneari: all’asta le spiagge italiane?
🇮🇹 L’Italia sta crescendo più di Francia e Germania!
Queste le risposte al sondaggio della scorsa newsletter. Il 64% di voi sostiene che il G7 avrebbe potuto fare di più per il clima, come ad esempio trattare più approfonditamente il tema del nucleare. Il 17% di voi, invece, si ritiene soddisfatto del suo operato.
BALNEARI
🏖️ Balneari: all’asta le spiagge italiane?
Dopo quasi 20 anni, la questione delle concessioni balneari sta (forse) per essere risolta una volta per tutte.
Il Consiglio di Stato ha stabilito che le spiagge sono una risorsa scarsa e che si deve subito procedere con i bandi pubblici per mettere all’asta le concessioni.
Ma prima, un breve riepilogo delle ultime puntate.
Dove eravamo rimasti?
Come sappiamo, le concessioni balneari sono regolamentate dalla Bolkestein, una direttiva europea che impone l'apertura di gare pubbliche e aperte a tutte le aziende europee per l'assegnazione delle spiagge.
La logica della direttiva è quella di stimolare la concorrenza e gli investimenti all’interno dell’Unione.
Tutto bello, se non fosse che in Italia questa direttiva viene disapplicata dall’anno della sua emanazione, cioè dal 2006: in pratica, da circa 20 anni le spiagge sono in mano agli stessi proprietari.
E questo immobilismo ci costa parecchi soldi, visto che:
💸 Le concessioni generano appena €115 milioni l’anno
👮 Ogni anni l’Italia si becca delle multe salate dall’UE per aver disapplicato la direttiva
È vero che la situazione sta per cambiare?
Il Consiglio di Stato si è espresso una volta per tutte a favore della direttiva europea e dell’apertura di bandi pubblici che redistribuiscano le concessioni balneari ai migliori offerenti.
In particolare, il Consiglio ha:
❌ Ribadito lo stop alle proroghe
✅ Reso obbligatoria l’apertura di bandi di gara per le concessioni
🏖️ Decretato che la spiaggia è una risorsa scarsa, e come tale deve essere assegnata attraverso un sistema di bandi pubblici
Il Governo Meloni utilizza proprio quest’ultimo argomento per evitare l'applicazione della Bolkestein: le spiagge non sono una risorsa scarsa e quindi non necessitano di un'asta competitiva per l’assegnazione.
Secondo il Governo, solo il 30% delle spiagge è occupato, ma questa percentuale è calcolata su un totale che include anche scogliere, dirupi e altre aree non adatte all’apertura di stabilimenti balneari.
Se si considerano solo le aree effettivamente utilizzabili, si scopre che il 50% delle spiagge è concesso in gestione…
…e questo fa di loro una risorsa scarsa.
Quindi cosa succederà ora?
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, lo sappiamo.
È difficile pensare che le gare possano essere effettivamente svolte entro la fine dell'anno.
Tra l’altro, prima di indire le aste ci sarebbe da risolvere la questione degli indennizzi per i concessionari in uscita, che dovranno ricevere un compenso per gli investimenti fatti sullo stabilimento.
Per cui ora bisogna capire come vorrà muoversi il Governo.
Tra le ipotesi ci sono:
🫣 Strizzare l’occhio ai balneari e prorogare le concessioni ancora una volta
🏁 Indire gare immediate per l'assegnazione delle concessioni
⏱️ istituire un periodo transitorio per gestire la fase di passaggio
Ma ora tocca te! Dicci la tua opinione rispondendo al sondaggio 👇🏻
Sei d'accordo con la direttiva europea Bolkestein?Dicci la tua opinione rispondendo al sondaggio! |
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ITALIA
🇮🇹 L’Italia sta crescendo più di Francia e Germania!
Nel primo trimestre del 2024 l’economia italiana è cresciuta più della media dell’Eurozona.
Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea, ha pubblicato il primo rapporto trimestrale sul PIL dei paesi dell'Eurozona, il cui contenuto ha sorpreso un po’ tutti.
Vediamo perché.
Cosa è emerso dai dati?
La prima grande novità è che l’Eurozona è uscita finalmente dalla recessione, dopo un periodo contraddistinto da:
🏭 Calo della produzione
📈 Aumento dei tassi di interesse
📉 Calo della domanda
Insomma, l’Eurozona ha ripreso a crescere segnando un +0,3% rispetto al trimestre precedente, e ciò è stato possibile grazie alle ottime performance di alcuni d suoi stati membri.
Tra di essi spicca la Spagna, con una crescita del PIL del +0,7% dovuto principalmente alla ripresa dei consumi delle famiglie e all’aumento del volume delle esportazioni.
Francia e Germania sono cresciute entrambe del +0,2%: la prima grazie anche agli investimenti delle imprese, favoriti da un contesto in cui l’inflazione diminuisce sempre di più, la seconda grazie agli investimenti nell’edilizia e alle esportazioni.
E ora veniamo al nostro paese.
Come è andata per l’Italia?
L’Italia è cresciuta per il terzo trimestre di fila, questa volta addirittura ad un tasso maggiore di quello di Francia e Germania.
Il PIL infatti è aumentato del +0,3% (+0,6% su base tendenziale, ovvero rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente), e ciò è stato possibile grazie a:
🏭 Aumento del valore aggiunto in tutti i comparti: agricoltura, silvicoltura e pesca, industria e servizi
📈 Forte domanda dall’estero
Andamento del PIL italiano - Fonte: ISTAT
Nonostante l’Italia stia crescendo di più rispetto ad altri paesi, la strada da fare è ancora tanta.
Negli ultimi 15 anni, tra una variazione e l’altra, il PIL è rimasto sostanzialmente fermo.
Per questo motivo, sarà fondamentale proseguire su questo percorso virtuoso se si vuole raggiungere l’obiettivo di crescita dell'1% del PIL e accorciare seriamente il gap con l’Europa.
Credi che il PIL italiano continuerà a crescere anche nei prossimi trimestri?Dicci la tua opinione rispondendo al sondaggio qui sotto! |
🇺🇦 Ucraina: bombardata dai russi Kharkiv (Ansa)
🇮🇹 BTP Valore: tasso garantito 3,35% primi 3 anni, 3,90% dal quarto (Sole24ore)
🎵 Spotify sposterà i testi delle canzoni dietro un paywall (TC)
💻️ Cosa si studia nel supercomputer di Barcellona (Wired)
🐤 Influenza aviaria: latte e carne (per ora) sono sicuri (Wired)
🤖 I droni trovano decine di mine antiuomo in Ucraina e le disinnescano. (GNN)
🤑 BNP Paribas Cardif cerca un Data Business Analyst
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Il 5 maggio 1860 ha inizio la Spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi da Quarto di Genova.
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