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🚗 Automotive: è arrivato il momento della cina?

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  • 🇮🇹 Il PIL Italiano è in contrazione

🚗 Automotive: è arrivato il momento della Cina?

Lo scorso febbraio, i ministri europei dell’Energia hanno ratificato a maggioranza il regolamento sullo stop ai motori termici alimentati a benzina e diesel entro il 2035.

Questo comporterà, oltre all’abbandono delle tradizionali automobili a motore endotermico, anche una transizione verso nuove soluzioni di mobilità.

In questo momento, l’elettrico è sicuramente la tecnologia su cui stiamo puntando per realizzare questo passaggio storico e abbattere la produzione di emissioni.

E vista la rivoluzione in atto nel settore automotive, l’attenzione deve passare all’asse produttivo, che potrebbe doversi spostare sempre più verso oriente

In poche parole: occhio alla Cina!

Il Paese del Dragone è infatti passato in poco tempo dall’essere deriso per la produzione delle sue auto a diventare un modello di riferimento.

I manufacturer cinesi sono riusciti non solo a colmare il gap nei confronti dei i produttori europei, ma persino sorpassarne alcuni sotto diversi aspetti.

Oltre al vantaggio del costo, i veicoli Made in China risultano sempre più competitivi anche per quanto riguarda parametri “classici”, come l’estetica e le funzionalità di connessione, ma anche l’efficienza e l’autonomia.

Ah, lo sviluppo del settore non è frutto del caso, con il Governo che ci ha messo del suo negli ultimi anni: del suo nel senso che ha investito circa $57 miliardi, mica spicci!

Da tenere in considerazione poi che la Cina, tra produttori locali e altri di origine Europa e Americana, concentra al proprio interno il 65% della produzione globale di auto elettriche!

Ma quali sono i marchi Cinesi più importanti?

Tra i principali sicuramente:

  • Xpeng

  • Byd

  • Zeekr

Automobile Byd

Al momento, i volumi di vendita in Europa sono ancora limitati, ma la Cina è già diventata il primo esportatore globale di auto, davanti al Giappone.

Per cercare di aprirsi un varco nel vecchio continente, alcune di queste aziende (come Byd per esempio), stanno pensando di costruire i loro impianti anche in Europa.

Secondo gli esperti, proprio Byd sarebbe in trattativa con diversi Stati dell’Europa dell’est, oltre che con Spagna e Portogallo.

Il contenuto di questo secondo articolo è stato scritto da un caro amico che avete imparato a conoscere nelle scorse newsletter: Pietro Michelangeli.

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🇮🇹 Il PIL Italiano è in contrazione

Nel secondo trimestre del 2023 cala la crescita in Italia, con il PIL che diminuisce dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (nel quale era invece cresciuto dello 0,6%).

Questa decrescita è principalmente attribuibile ad una flessione sia del settore primario, sia di quello industriale, a fronte invece di una moderata crescita del comparto dei servizi.

Oltre a questo, i valori sono stati influenzati dall'aumento dei tassi di interesse e dall'incremento dei prezzi che ha impattato sul potere d'acquisto delle famiglie.

Inoltre, secondo alcuni economisti, la contrazione italiana sarebbe anche attribuibile alla recente fine del programma dei "Superbonus", che sicuramente ha dato una bella spinta.

E in Europa?

Diversa la situazione nel vecchio continente.
Nell’Eurozona infatti, dopo due trimestri piatti, si registra invece una crescita del PIL pari allo 0,3%.

Per quanto riguarda l’inflazione, quest’ultima ha rallentato e si è assestata a +5,3% a luglio, mentre quella “Core”, che esclude i prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari, è rimasta invariata (al +5,5%).

Guardando ai prossimi mesi, le ultime stime aggiornate del Fondo Monetario Internazionale mostrano che a livello globale la crescita economica dovrebbe rallentare fino alla fine del 2024.

Di che dati parliamo?

Nello specifico, il FMI prevede che il PIL reale globale cresca dello 3,0% sia nel 2023 che nel 2024, dopo un aumento del 3,5% nel 2022.

I tassi di crescita più elevati sono previsti per i paesi emergenti e sviluppati in Asia, dove la produzione interna dovrebbe aumentare rispettivamente del 5,3% e del 5,0% nel 2023 e 2024.

Per l’Area Euro si parla di invece una crescita stimata del +0,9%, un valore per la verità considerato ottimistico da molti economisti.

Sui mercati, i listini europei continuano la loro strada al rialzo. Primo fra tutti l’indice italiano, il FTSE MIB, che torna ai massimi del 2008, dirigendosi verso la soglia dei 30.000 punti.

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Oggi nella storia? Il 3 agosto 1492, dal porto spagnolo di Palos Cristoforo Colombo salpa al comando di tre navi - la Santa Maria, la Pinta e la Nina. L’obiettivo? Trovare una rotta marittima occidentale verso la Cina, l'India e le favolose isole dell'oro e delle spezie dell'Asia.

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