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Ecco cosa offre il menù di oggi:

• 🤖 Apple entra nel board di OpenAI

• 🛌 Altre città della Spagna si oppongono agli affitti brevi

BIG TECH (EDITORIALE by techy)

🤖 Apple entra nel board di OpenAI

Apple ha appena piazzato uno dei suoi uomini nel consiglio di amministrazione di OpenAI.

Questa mossa è una vera presa di posizione da parte del colosso di Cupertino, soprattutto visto e considerato che la principale società finanziatrice di OpenAI è la rivale Microsoft.

Ok, ma facciamo un passo indietro…

Quando è che Apple e OpenAi hanno iniziato a collaborare?

Le due società stavano già lavorando ad un accordo per integrare alcune funzionalità di intelligenza artificiale nei prossimi dispositivi Apple.

Durante l’ultima conferenza, infatti, Apple ha annunciato di voler portare ChatGPT sui prossimi iPhone.

Una situazione win-win, visto che con questo accordo:

• 📅 OpenAI ottiene l’accesso a centinaia di milioni di potenziali utenti

• 🤖 Apple ottiene un chatbot ai avanzato che molti consumatori chiedevano da tempo e cerca di ridurre il gap sull’intelligenza artificiale accusato rispetto alle altre big tech

Ora però Apple ha fatto un passo in avanti

La compagnia di Cupertino entrerà nel consiglio di amministrazione di OpenAI attraverso la figura di Phil Schiller, responsabile dell’App Store di Apple, che avrà il ruolo di osservatore.

Si tratta di una funzione, quella dell’osservatore, che:

• ✅ Consente di partecipare alle riunioni del board

• 🗳️ Non ha il diritto di voto, né altri poteri di amministratore ma…

• 👀 …permette avere un’idea di come vengono prese le decisioni all’interno dell’azienda e carpire utili informazioni

Oltre ad Apple, OpenAI avrebbe assegnato un posto anche a Microsoft

Di fatto, il ruolo di osservatore all’interno del Cda mette Apple sullo stesso piano di Microsoft, che però rimane il principale finanziatore di OpenAI.

E anche per questo motivo, la mossa di Apple è fortemente strategica, in quanto le due società sono competitor in diversi segmenti.

Apple avrà accesso a tutte le informazioni che vengono condivise all’interno del board di OpenAI, comprese quelle riguardanti lo sviluppo dei prossimi strumenti di GenAI per Microsoft.

Ma se da un lato è vero che per Microsoft vale la stessa cosa…

..dall’altro bisogna ricordare che il colosso di Redmond ha scommesso tanto su OpenAI, rendendola il suo principale fornitore di AI, mentre Apple sta discutendo con altri fornitori di AI, come Google e Anthropic.

Ed è proprio per questo che la presenza di Schiller alle riunioni sembra un po’ un paradosso per Microsoft, che per ora non ha fatto nulla per evitare che il “nemico” entrasse in casa.

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TURISMO

🛌 Altre città della Spagna si oppongono agli affitti brevi

In alcune città della Spagna, i prezzi degli affitti stanno aumentando senza controllo a causa della tendenza dei proprietari a mettere a disposizione le abitazioni ai turisti per brevi soggiorni.

La situazione ha raggiunto il punto di non ritorno a Malaga e Cadice, dove 25.000 persone hanno manifestato contro il turismo di massa e chiesto alle amministrazioni comunali di intervenire per abbassare i prezzi degli affitti e rendere le città nuovamente abitabili.

Ma facciamo un passo indietro.

Perché il turismo di massa rende le città inabitabili?

Il turismo di massa fa aumentare i prezzi degli affitti perché molti turisti, cercando alloggi temporanei, spingono i proprietari a convertire le case in affitti brevi (dato che, in questo modo, loro guadagnano di più rispetto agli affitti a lungo termine).

Questa pratica, però, ha diverse conseguenze negative:

• 📉 Riduce il numero di case disponibili nel mercato residenziale, e quindi per studenti e lavoratori

• 💰 Crea una scarsità di alloggi che fa salire i prezzi, a causa della logica domanda/offerta

• 🤑 Incentiva la speculazione immobiliare, per cui investitori acquistano proprietà solo per affittarle ai turisti

Di conseguenza, le città diventano meno vivibili per i residenti e quartieri un tempo residenziali si trasformano in aree turistiche affollate e rumorose, con servizi locali che chiudono per far posto, ad esempio, a negozi e ristoranti per turisti.

E quindi cosa è successo a Malaga?

Nel giro di 8 anni, gli appartamenti turistici sono passati da 846 a oltre 12.000.

Di recente, la città aveva anche approvato un decreto comunale che limitava la distribuzione di nuove licenze ai proprietari che volessero affittare gli appartamenti ai turisti, ma non è stato sufficiente.

Anche per questo, i manifestanti hanno chiesto all’amministrazione di intervenire sulla questione affitti brevi per le vacanze e il sindaco, per ora, li ha ascoltati e annunciato di volerli mettere al bando.

Ma Malaga non sarebbe la prima città a vietare gli affitti brevi

Infatti, in Spagna un’altra città ha fatto da apripista: Barcellona.

Nel capoluogo della Catalogna, il sindaco ha dichiarato che entro il 2029 tutti i 10.101 appartamenti attualmente destinati agli affitti brevi torneranno sul mercato residenziale.

Le licenze degli alloggi turistici scadute non verranno rinnovate, costringendo i proprietari a destinare questi immobili a famiglie, lavoratori e studenti per evitare che rimangano vuoti.

Anche qui, l’obiettivo è quello combattere l’aumento dei prezzi degli affitti, che hanno registrato un incremento del 14% nell'ultimo anno.

Ma ora vogliamo sapere la tua opinione!

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